Foto di Manuela Fabbri

venerdì 18 giugno 2010

Adele Cambria --- Nove dimissioni e mezzo

Mario Pannunzio la faceva firmare con uno pseudonimo maschile, Leone Paganini. Leone, per il coraggio di quella ragazza minuta arrivata da Reggio Calabria a Roma nel 1956 con il pallino del giornalismo. Paganini perche' Pannunzio sviolinava nell'aria con le sue mani bianche, curatissime, ed era detto tutto! Tempi favolosi, vivevo nel miracolo. Adele Cambria, 'giornalista ribelle', dal 'Mondo' al 'Giorno', dalla 'Stampa' a 'Paese sera', 'Il Messaggero', 'L'Espresso', 'L'Europeo', 'L'Unita, racconta gli ultimi 60 anni di giornalismo italiano nel libro 'Nove dimissioni e mezzo', edito da Donzelli. Una vita passata a rincorrere e intervistare i grandi della cultura e del jet-set - da Sartre a Soraya, da Grace Kelly a Pasolini, che la volle in tre dei suoi film. Il racconto di una vita al servizio della scrittura e dell'adrenalina della notizia'', un rutilante susseguirsi di fatti, aneddoti e retroscena di un paese alle prese con la modernita', senza esitare a dimettersi quando le sembrava l'unica scelta possibile. Da qui il titolo 'Nove dimissioni e mezzo'.

2 commenti:

Franco Arcidiaco ha detto...

Cara Adele ti conosco, ti stimo e ti apprezzo da anni, ma oggi mi hai un pò deluso quando ho visto che hai subìto passivamente il commento di quell'animale di Abbate di Teledurruti che ti ha detto che non c'è da essere orgogliosi a dichiararsi calabresi; il solito palermitano arrogante e supponente che surroga la sua grande ignoranza con l'irruenza e la volgarità. Un fraterno abbraccio, Franco Arcidiaco.

Eikasia ha detto...

Aver trovato sul circuito dei blog Adele Cambria è stata una bellissima scoperta.